SOSPESA
Ancora una volta, tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, dedichiamo a Peppino Fancello una manifestazione che speriamo sia all’altezza delle sue doti umane e dei ricordi che in ognuno di noi ha lasciato. Dopo che la prima edizione si è svolta sul percorso tra Olbia e Bitti, collegando idealmente la località dove ha realizzato i suoi sogni di avere una famiglia serena e unita e quella che gli ha dato i natali e dove aveva mantenuto radici e forti legami, la gara si svolge in un circuito che ha come epicentro Bitti.
E’ un piccolo segno di riconoscenza nei confronti di una persona che in 26 anni (di cui 15 da Presidente) ha dedicato tante risorse personali alla nostra Società con una dedizione fuori dal comune, accompagnata sempre da un atteggiamento semplice e disinteressato a cui si univa un naturale senso di altruismo e disponibilità.
La sua figura ha contribuito profondamente nella connotazione “sociale” che in oltre 50 anni il nostro sodalizio ha saputo darsi, nella formazione di uno “stile” particolare a cui tutti noi teniamo e cerchiamo di trasmettere ai tanti giovani che riusciamo ad avviare al ciclismo. Una Società, però, che, come lui amava ripetere spesso, gli aveva dato la possibilità di riavvicinarsi alla sua passione giovanile e cogliere grandi soddisfazioni anche attraverso i suoi figli, che continuano a far parte, con grande impegno, della Terranova.
Orgoglioso dei tanti successi colti in questi decenni dai suoi atleti, altrettanto orgoglioso quando, in una delle tante Assemblee Nazionali alle quali partecipò come Delegato Regionale, ritirò dalle mani del Presidente della FCI la “Medaglia d’Oro al Merito Sportivo” conferita alla Terranova per i suoi primi 50 anni di attività. Commosso quando, già profondamente segnato dalla malattia, il nostro Comitato Regionale nella sua annuale “Festa del Ciclismo” gli assegnò l’ambito premio “Una vita per il Ciclismo”.