La Città sorge in pianura, a nord-ovest delle foci del Padrongianus, la cui “valle sommersa” (a causa di antichi sprofondamenti geologici) forma il Golfo di Olbia chiuso dal superbo sfondo dell’ Isola di Tavolara. Esso è circondato da un immenso anfiteatro di montagne che coronano la Piana di Olbia: sullo sfondo il M. Limbara, più vicino M. Pinu; a sud i contrafforti dell’ Altopiano di Monti, a nord l’impervia Punta Cugnana.
Unico porto naturale della Costa orientale sarda, è l’approdo più attrezzato per i collegamenti dell’Isola al continente con la sua efficiente Stazione Marittima Isola Bianca, che, unitamente all’Aeroporto Costa Smeralda, rappresenta lo snodo principale per i collegamenti da e per tutta la Sardegna.
Olbia è una delle più antiche città della nostra Isola, che in epoca punica e romana prosperò per il suo porto; ebbe un notevole sviluppo al tempo dei Giudici, i quali la preferirono per loro residenza; fin dal III secolo d.c. fu sede di diocesi. L’antica Olbia, successivamente Civita, a ricordo del borgo di Fausania, che fiorì dopo le incursioni barbariche, mutò ancora il nome in Terranova Pausania, per diventare definitivamente Olbia nel 1939.
Lo sviluppo della Città iniziò ai primi del XX secolo, ma è soprattutto dal1970 che ha avuto un incremento vertiginoso affermandosi come una delle Località più frequentate dell’isola da parte del turismo nazionale ed internazionale.
Da Olbia è facile raggiungere le zone più belle e famose che la circondano: con la S.S. 125 verso nord si arriva facilmente ai centri turistici più rinomati Porto Rotondo (Olbia) e Porto Cervo in Costa Smeralda (Arzachena).
Il faro del Porto e una veduta del golfo di Olbia
Si può proseguire poi verso l’ Arcipelago della Maddalena e a Santa Teresa di Gallura potendo ammirare meravigliosi paesaggi di spiagge e scogliere galluresi, bagnate dal mare più bello del Mediterraneo, note in tutto il mondo Sempre con la S.S. 125, ma verso sud si accede verso il Nuorese attraversando i litorali della Bassa Gallura raggiungendo la Baronia, la Barbagia, cuore dell’Isola, con il Parco Nazionale del Gennargentu che degrada fino allo splendido Golfo di Orosei. La Gallura montana si collega al mare con la S.S. 127 passando per Tempio, mentre per raggiungere Sassari e Porto Torres si utilizza la S.S. 527.
Numerose le testimonianze del suo passato: la Basilica di San Simplicio, tutta in granito, appartiene al gruppo delle chiese romaniche isolane più antiche del XI Secolo. Nell’agro numerose zone di interesse archeologico: il Pozzo sacro di Sa Testa, la Tomba Dei Giganti di Su Monte de s’Abe, l’Acquedotto Romano di Cabu Abbas, il Castello di Pedres risalente all’età medioevale.
Le spiagge più rinomate e frequentate sono quelle di Pittulongu, Bados, Cala Banana, Cala Sassari, Marinella, Sa Rena Bianca a nord della Città, e Le saline, Porto Istana e Capo Ceraso con numerose calette a sud. Anche l’ Isola di Tavolara è un’altra tappa di assoluto obbligo: si tratta di una vera montagna calcarea piantata nel Mar Tirreno, alta 560 m. e lunga quattro Km., ricca di spiagge nel versante rivolto verso la Sardegna.
Alle tradizioni sono legate numerose manifestazioni: la Festa di San Simplicio, patrono della Città e della Gallura, è quella più sentita, con un’imponente processione che si svolge il 15 Maggio di ogni anno. Molto caratteristiche sono quelle campestri, presso le chiesette di San Vittore, S. Mariedda, N.S. di Cabu Abbas, Santa Lucia fra la primavera e l’estate. Un fascino suggestivo ha quella per San Giovanni e La Madonna del Mare che si conclude con una processione di barche di fronte al meraviglioso porto di Olbia.